domenica 29 settembre 2013

Si sono persi due anni. È ora di cambiare davvero .... anche in Basilicata


“Con la crisi di governo, aperta dal PDL sull'Iva, ma anche nell'imminenza del giudizio di decadenza per Silvio Berlusconi, giungono al pettine, drammaticamente e contemporaneamente - secondo Michele Boldrin, coordinatore nazionale di Fare per Fermare il declino -  tutti i nodi di vent'anni di scelte fallimentari della classe politica a cui erano affidate le speranze di una reale “Seconda Repubblica”.
Il conflitto di interessi di Berlusconi è stato il totem attorno al quale si sono attorcigliati per due decenni un centrodestra strutturalmente incapace di attuare la sbandierata “rivoluzione liberale” e un centrosinistra inconcludente, che non è stato in grado di fare “qualcosa di sinistra”, ma nemmeno qualcosa di nuovo. La cifra costante di questo presunto bipolarismo (in realtà due facce della stessa medaglia) è stato il costante ingessamento del sistema, la pervicace resistenza al cambiamento e lo smantellamento di molti settori produttivi del paese.
Ma la crisi di governo attuale segna anche e soprattutto il fallimento di due anni di gestione semi-presidenziale, a partire dalla decisione di rimandare la chiamata alle urne che avrebbe costretto Berlusconi e Tremonti a gettare definitivamente la spugna, liberando nuove energie nel centrodestra e costringendo il centrosinistra a un'assunzione di responsabilità. Si è invece preferito, ancora una volta, ingessare la dialettica politica.

E dopo le elezioni si è riproposto lo stesso schema con il governo Letta, espressione di quella minoranza di italiani, 22 milioni contro i 24 contrari, che ha scelto di non voler cambiare: gli elettori del PD di Bersani e quelli del PDL del solito Berlusconi. E così si sono persi altri due anni, in cui l'unico risultato è stato quello di rimandare la resa dei conti. L'ossessiva ricerca della "stabilità" ha prodotto solo immobilismo: non si è ridotta la spesa pubblica, non si è cambiata la legge elettorale e si è confusa l'opinione pubblica giocando alle tre carte con Iva, Imu e altre tasse. La situazione attuale è peggiore di quella che nel 2012 ci ha chiamato all'azione. L'unica cosa migliorata in questi mesi è la maggiore consapevolezza dei nostri concittadini del fallimento di questa classe politica.”

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