Martedì 16 luglio Fare per Fermare il declino testimonierà
pubblicamente e farà sentire la sua voce contro gli sprechi di Sato. Anche gli
aderenti di FARE Basilicata parteciperanno alla prima chiamata all'azione da quando FARE si è
dato organi democraticamente eletti.
Nella mattinata su tutto il
territorio nazionale verrà svolta
un'operazione di volantinaggio che in Basilicata si svolgerà presso l'Agenzia
delle Entrate di Matera.
L'iniziativa di informazione alla popolazione, verrà realizzata
anche in rete, in
particolare su twitter, saranno raccolte testimonianze sia dell'operazione sia
degli sprechi attraverso l'hashtag #BastaSprechiDiStato in
modo che chi non può essere fisicamente nelle piazze possa collaborare con
l'azione sui social, e infine verso i media verrà svolta attività di informazione
sul tema degli sprechi e sull'attività del movimento nel suo complesso.
I cittadini
italiani ne subiscono gli effetti finali in termini di bassi livelli di
servizio e di insostenibile pressione fiscale. Ma è tempo di guardare agli
sprechi di Stato come a uno dei principali problemi di questo paese. Dietro le
troppe tasse e la diffusa inefficienza, sciagure nazionali che incidono in
maniera profondamente negativa sulla vita delle persone, delle famiglie e delle
imprese italiane, si nasconde spesso un'emorragia di risorse economiche
pubbliche male impiegate, sprecate senza ritegno, buttate direttamente nella
spazzatura.
Dietro
a un'ambulanza che non arriva, a un'impresa o a un professionista che non
vengono pagati dall'amministrazione pubblica, a un edificio scolastico che cade
a pezzi, a un Canadair che non si alza a spegnere un incendio, quasi sempre c'è
un utilizzo improprio di fondi pubblici. Piccoli e grandi sprechi dello Stato
nelle sue varie articolazioni, dalla Presidenza della Repubblica all'ultimo dei
Comuni. Anche in tempi di recessione e di patti di stabilità, lo Stato, che
direttamente o tramite i suoi boiardi controlla gran parte del PIL del paese,
trova il modo di utilizzare grandi risorse in modo assolutamente contrario
all'interesse dei cittadini.
Alcuni
casi clamorosi sono noti all'opinione pubblica: dalla gestione della crisi
dell'Alitalia, agli allucinanti livelli di retribuzione dei ruoli apicali
dell'amministrazione pubblica, incomparabilmente più alti dei loro omologhi
stranieri. Ma c'è un continuo stillicidio di spreco sommerso, anche a livello
locale. Tanto più subdolo perché ignoto a gran parte dell'opinione pubblica.
Basti pensare alla triste vicenda di "rimborsopoli"
che ha portato la Basilicata alla ribalta nazionale ma che gli
elettori facilmente e velocemente stanno dimenticando. Purtroppo la politica
tradizionale fa affidamento sulla scarsa memoria dell'elettore lucano, per
questo la giornata contro gli sprechi di Stato, non resterà un episodio
isolato. Nelle prossime settimane sul sito nazionale di Fare e sui siti
regionali, verrà attivata una piattaforma per segnalare puntualmente gli
sprechi di risorse a livello locale e nazionale. Una diffusa attività di Citizen Watch sul territorio, per documentare dove
finiscono le risorse faticosamente raccolte con il prelievo fiscale. Per queste
risorse verranno poi indicati utilizzi più efficienti e utili per i cittadini.
Fare non è solo protesta, ma analisi e proposta politica.
Rivotare
gli stessi protagonisti dello scempio perpetrato finora, o peggio non andare a
votare, equivale a versare le famose "lacrime di coccodrillo".
Non c'è mai stato così bisogno
di Fermare il declino in Basilicata.
Non c'è mai stato così bisogno
di FARE.
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