“Con
la crisi di governo, aperta dal PDL sull'Iva, ma anche nell'imminenza del
giudizio di decadenza per Silvio Berlusconi, giungono al pettine, drammaticamente
e contemporaneamente - secondo
Michele Boldrin, coordinatore nazionale di Fare per Fermare il declino - tutti i
nodi di vent'anni di scelte fallimentari della classe politica a cui erano
affidate le speranze di una reale “Seconda Repubblica”.
Il conflitto di interessi di Berlusconi è stato
il totem attorno al quale si sono attorcigliati per due decenni un centrodestra
strutturalmente incapace di attuare la sbandierata “rivoluzione liberale” e un
centrosinistra inconcludente, che non è stato in grado di fare “qualcosa di
sinistra”, ma nemmeno qualcosa di nuovo. La cifra costante di questo presunto
bipolarismo (in realtà due facce della stessa medaglia) è stato il costante
ingessamento del sistema, la pervicace resistenza al cambiamento e lo
smantellamento di molti settori produttivi del paese.
Ma la crisi di governo attuale segna anche e
soprattutto il fallimento di due anni di gestione semi-presidenziale, a partire
dalla decisione di rimandare la chiamata alle urne che avrebbe costretto
Berlusconi e Tremonti a gettare definitivamente la spugna, liberando nuove
energie nel centrodestra e costringendo il centrosinistra a un'assunzione di
responsabilità. Si è invece preferito, ancora una volta, ingessare la
dialettica politica.
E dopo le elezioni si è riproposto lo stesso
schema con il governo Letta, espressione di quella minoranza di italiani, 22
milioni contro i 24 contrari, che ha scelto di non voler cambiare: gli elettori
del PD di Bersani e quelli del PDL del solito Berlusconi. E così si sono persi
altri due anni, in cui l'unico risultato è stato quello di rimandare la resa
dei conti. L'ossessiva ricerca della "stabilità" ha prodotto solo
immobilismo: non si è ridotta la spesa pubblica, non si è cambiata la legge
elettorale e si è confusa l'opinione pubblica giocando alle tre carte con Iva,
Imu e altre tasse. La situazione attuale è peggiore di quella che nel 2012 ci
ha chiamato all'azione. L'unica cosa migliorata in questi mesi è la maggiore
consapevolezza dei nostri concittadini del fallimento di questa classe
politica.”